Lago Verde
Accanto al laghetto pittoresco si trova il rifugio Lago Verde (m 2583).
Ore 2.20 da Bout du Col.
Ore 3.20 da Ghigo)
Sentiero della Comunità Montana Le miniere di Talco dell'alta Val Germanasca
GHIGO - CROSETTO
Ghigo 1455 m -Indiritti 1623 m - Lago d'Envie 2314 m - Rocca Bianca 2379 m - Colletta Sellar 2023 m - Crosetto 1472 m - Miniera Gianna 1201 m.
Tempo complessivo: 5.30 ore.
Gita di grande interesse, non eccessivamente impegnativa, in ambiente di media montagna.
Di particolare importanza la flora e la fauna molto ricche e la presenza del lago di Envie, le cave di marmo e le miniere di talco.
A Prali si può visitare il museo Valdese sulla storia del popolo valdese. Dalla piazza del Municipio di Ghigo seguire la strada asfaltata che, lasciando sulla sinistra il villaggio ecumenico di Agape, sale con alcuni tornanti al villaggio di Indiritti. Questo tratto, è percorribile con l'auto che può essere parcheggiata presso il villaggio stesso. Portarsi quindi alla fontana posta al centro del villaggio ed innalzarsi a monte dello stesso lasciando sulla destra la mulattiera che conduce al Nido dell'Orso.
Poco più in alto si incontra un altro bivio; prendere verso destra il sentiero alquanto ripido che procede tra boschi di larice ed ampie radure fino a raggiungere la pista in terra battuta costruita per consentire l'esbosco del legname abbattuto dalla rovinosa valanga del 1972. Superati gli ultimi larici ed alcune sorgenti il sentiero si innalza fino a pervenire alla strada militare che collega Rocca Bianca ai 13 laghi.
Da qui, in pochi minuti, seguendo il sentiero che costeggia il piccolo rio, si sale al lago d'Envie. Il lago è il più ampio di tutta la Val Germanasca ed è adagiato al centro di un vasto anfiteatro glaciale. La zona è anche interessante per la ricca fioritura, per la presenza di minerali. Dal lago di Envie ritornare sui propri passi fino alla strada militare, poi proseguire verso destra con percorso pianeggiante di tutto riposo fino al colle della Balma.
Dal Colle si può salire in pochi minuti al baraccone militare su facile pendio erboso e quindi a Rocca Bianca da cui si gode un ottimo panorama su tutta la Val Germanasca. Dal Colle della Balma scendere sul versante di Prali seguendo il buon sentiero che, poggiando a destra, conduce alla colletta Sellar, stazione della antica teleferica che portava il talco a Perrero. Notare in basso le cave di marmo della Majera. Imboccare quindi dietro la teleferica la mulattiera che scende nel vallone sottostante e conduce a Malzas, un tempo sede di numerose miniere di talco di cui rimangono numerose tracce (ruderi, discariche, gallerie).
Una buona mulattiera, che a tratti segue il tracciato della 'lizza', che un tempo serviva per il trasporto a valle del marmo di Rocca Bianca, conduce quindi a Crosetto, bel villaggio adagiato su una ridente sella di origine glaciale. Un tempo il villaggio era abitato da numerose famiglie e aveva la sua scuola ed il suo cimitero. Di particolare interesse la vasca ottagonale in marmo.
Proseguire poi verso valle seguendo la strada carrozzabile costruita a servizio delle miniere di talco che conduce alla strada provinciale nei pressi del ponte della Gianna.
Conca dei 13 laghi
Nella Conca dei 13 laghi si trovano una decina di piccoli laghetti (un tempo erano 13). Di probabile origine glaciale. Alcuni di questi laghi sono denominati la Drajo e il lago Dell'uomo. Vi sono poi i laghi Primo, Nero e Ramella presso le cui rive si trovano due pezzi di artiglieria da 149 mm che, nel 1940, spararono sui villaggi francesi di La Montà e Echalp.
E' possibile anche trovare la rara Salamandra nera.
Sentieri percorribili nella zona del 13 Laghi
1. I LAGHI E LE ANTICHE LEGGENDE
Ore: 2.00 - passeggiata facile
Percorribile in MTB
2. LE MINIERE DI TALCO E LE CAVE DI MARMO
Ore: 3.30 - escursionismo facile
Percorribile in MTB
3. SUL TETTO DELLA CONCA
Ore: 3.30 - grandioso panorama sulla catena alpina e sulla pianura.
4. IL VALLONE DEL 13 LAGHI
Ore: 2.20 - escursionismo facile
Percorribile in MTB
5. I LUOGHI DEL RIMPATRIO VALDESE
Ore: 4.30 - escursionismo facile
Percorribile in MTB
6. GLI ALPEGGI
Ore 6.00
Viol da' mnistre (Prali - Rodoretto)
Fino a1 1827 1e parrocchie di Rodoretto e Prali erano unificate e affidate alla cura di un solo pastore residente a Prali. Questi, dopo il culto del mattino a Prali se le condizioni della montagna lo consentivano, percorreva il sentiero che parte dalla borgata Cugno attraversa il Pouset e Galmount. scende dal torrente e risale a Villa di Rodoretto. Il sentiero prese appunto il nome, in patuà, di "viottolo del ministro".
Durante i mesi invernali il pastore doveva fare il giro più basso, seguendo la mulattiera che passa sotto la Gardiola per risalire agli Eicialeiras e dopo 6 km; giungere a Rodoretto.
Queste parrocchie (come Massello e Maniglia) erano considerate di "prima classe", cioè fisicamente gravose e venivano in genere affidate ai candidati o ai pastori appena consacrati (il "tour de montagne").
SENTIERO TREDICI LAGHI
L’itinerario è funzionale ad un’area dai distintivi elementi paesaggistici, naturali e storici.
L’area dei 13 Laghi è sito di Importanza Regionale (SIR). Le “Aree protette e Rete Natura 2000” sono una perimetrazione dei siti di interesse naturalistico a livello locale proposti dalla Regione Piemonte nell'ambito del Progetto Bioitaly (Ministero dell’Ambiente) – ex L.R. 47/1995, ora costituenti nodi della Rete Ecologica Regionale. La conca dei tredici laghi è inquadrata tra il Cappello d’Envie (2.618 m), il Passo della Cialancia (2.683 m), Punta Cialancia (2.855 m), il Passo Roux (2.830 m) e Punta Cournour (2.867 m), nel cuore della Val Gemanasca. L’area è così chiamata per la presenza sul suo territorio di tredici piccoli specchi d’acqua di probabile origine glaciale. Oltre alle bellezze naturalistiche e ai suggestivi panorami, la conca offre anche diverse testimonianze storico-militari. Si trovano infatti, in questa zona, i Ricoveri Perrucchetti (edificati tra l’800 ed il ‘900 e dedicati al fondatore del corpo degli Alpini, Giuseppe Domenico Perrucchetti), diverse piccole caserme abbandonate e le strade militari (percorsi 201 e 230), che dal vallone risalgono lungo i pendii circostanti. Al lago Ramella si trovano inoltre due fusti di cannone, resti dei quattro utilizzati nel giugno del 1940 dalla 149ª batteria di artiglieria della Guardia alla Frontiera nel corso della battaglia delle Alpi Occidentali.
Il sentiero dei bambini
Il sentiero dei bambini è una fantasia che diventa il passo concreto di un cammino, è qualcosa in più di una strada o di un passaggio, è una mano che si tende da Ghigo a Villa e attraversa uno spazio da raccontare.
Una storia d’annotare, una scultura da toccare, una panchina per riposare e legno e piante da odorare, occhi e passi e ritmo per creare. E infine un presente per ricordare.
“Il sentiero dei bambini” è pensato come un percorso escursionistico per famiglie che si snoda lungo il sentiero che parte da Ghigo e arriva a Villa. La passeggiata sarà scandita dall’evolversi di un racconto appositamente realizzato suddiviso in 5 parti. Per ogni tappa sono previste bacheche con pannelli e illustrazioni e sarà possibile tramite QRcode ascoltare l’audio del racconto con e voci dei bambini di Prali e ballare al ritmo della canzone scritta con l’aiuto del gruppo piemontese Adam Smith ed ispirata al racconto: “lungo il sentiero”.
Il Racconto è gentilmente concesso da Guido Quarzo mentre le illustrazioni sono di Piergiacomo Petrioli.
Lungo il sentiero sarà possibile ammirare le panchine e le sculture realizzate da Daniele Viglianco con la motosega, oppure sbirciare gli gnomi e le loro case, attraversare il bosco degli alberi parlanti e divertirsi a scoprire le sorprese nascoste.In inverno lungo il sentiero si sviluppa la pista di fondo che sarà la prima pista di fondo letteraria d’Italia.
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